L'agricoltura dei Monti Pisani

Maurizio Basso *
 


PREMESSA
L'agricoltura dei Monti Pisani trova la sua maggiore espressione nella olivicoltura. Olivicoltura caratterizzata, data la declività dell'ambiente dalle sistemazioni a « terrazze », a « ciglioni », a « lunette » e dalla scarsa viabilità che la rendono particolarmente difficile e disagiata. Il seminativo per quanto risulti consistente al Catasto, per lo più, non è ormai da ritenersi tale poiché o è in abbandono o diversamente destinato. La viticoltura ha scarso rilievo e tende a scomparire.

L'olivicoltura, oggi, si presenta sotto diversi aspetti: talvolta è solo una pratica di rapina; talvolta è in completo abbandono e solo in rari casi costituisce un'oasi nella quale il proprietario spesso ha posto in secondo piano i fini economici dando vita a quella che può definirsi una « olivicoltura di appassionati ».

Quest'ultima condizione si verifica soprattutto quando l'olivicoltura si attua nel quadro delle attività di una azienda adeguatamente strutturata e anche, con una certa frequenza, in quei fondi che fanno corona ai vecchi rustici di recente acquistati e restaurati per trascorrervi il fine settimana, e talvolta quando si tratta di coltivatori tenacemente volenterosi.

Questa situazione tratteggiata per sommi capi è la conseguenza di un rivolgimento tecnico, economico e sociale che nel giro di pochi anni ha spazzato via un insieme di condizioni che perduravano da secoli. continua...


* Professore straordinario di Frutticoltura industriale nell'Università di Pisa.