La trasformazione di aree ed edifici pubblici nelle città toscane fra tardoantico e altomedioevo
Carlo Citter

Ut etprivatamm aedium habitatio protendantur et antiquis moenibus novitatis crescat aspectus; ita fit, ut, quod per iacuriam poterat labi, manentum videatur diligentia sustmerL (Flavio Magno Aurelio Cassiodoro Senatore, Variarum Libri XII: 1111, XXX)


PREMESSA
L'osservazione dei processi di trasformazione di aree ed edifici pubblici fra la tarda età imperiale e Petà carolingia fornisce alcuni stimolanti spunti di riflessione al già nutrito dibattito sulla città e, credo, suggerisce alcune linee di ricerca per rimmediato futuro.
Per necessità di spazio mi limito ad esporre alcuni dati fra i più significativi con la letteratura essenziale. Per un esame più dettagliato sulla città toscana fra tardoantico e altomedioevo rimando al capitolo 2. della mia tesi di dottorato di prossima pubblicazione (CITTER 1997).
Poiché la maggior parte delle antiche città toscane non è stata indagata a fondo e molti scavi sono tuttora inediti, è impossibile al momento estrarre dei veri e propri modelli, tuttavia gli elementi che possediamo suggeriscono interessanti considerazioni.
continua...