Una favola joola
Il cane e il gatto si trovavano spesso al servizio dello stesso padrone e ciascuno pretendeva di essere il suo beniamino.
-Sono io il preferito - diceva il gatto - Prova ne è che il padrone ama prendermi sulle ginocchia, coccolarmi e accarezzare il mio soffice pelo.
-No! - replicava il cane - Il padrone preferisce me, infatti quando va a caccia mi prende con sé e tu resti a casa.
-Appunto - rispondeva il gatto - Il padrone mi lascia a casa per il servizio insostituibile che gli rendo: senza di me i suoi granai sarebbero preda dei topi.
-Sono io il più utile. Chi abbaia quando arriva un estraneo oppure un ladro? Chi snida la selvaggina, quando andiamo a caccia?
-Sei ingenuo - ribadiva il gatto - Come può il padrone amare te che sbraiti per ogni passante giorno e notte, sei pieno di zecche e sporchi dove capita?
-Insomma - insisteva il cane ormai spazientito - Tu credi che il padrone preferisca esseri ipocriti come te, che non fanno festa al suo ritorno e che, se non sta in guardia, gli rubano i bocconi migliori sulla tavola o i pulcini in cortile?
La disputa durò a lungo, molto a lungo, ma nessuno dei due riuscì a convincere l'altro. Alla fine il cane drizzò le orecchie.
-Ho un'idea - disse - Oggi, dopo pranzo, andiamo insieme a stenderci sulla sedia del padrone, quando verrà per la siesta vedremo finalmente quale dei due preferisce.
-Ottima idea - rispose il gatto.
Quando il padrone vide i due "signorini" comodamente allungati sulla sua sedia, afferrò una bacchetta e si avventò su di loro gridando: - Via di qua, bestiacce! Tu cane rognoso e tu gatto pieno di pulci, che non vi veda più qui, banda di fannulloni!
I poveri diavoli si trovarono in giardino gemendo per i colpi ricevuti.
-Allora - miagolò il gatto con voce ironica - Chi di noi due è il preferito?
-Credo che sia tu - azzardò il cane.
-Eh, no! - ribatté il gatto - Penso proprio che sia tu.
E ricominciarono a litigare.
Da quel giorno il cane e il gatto non andarono più d'accordo.
È proprio vero che è impossibile far intendere ragione a chi non vuol capire…
Fiaba africana da lefiabe.com.